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E Torino diventa sempre più “ultra”


TORINO. Stamani presso l’Ecomuseo Urbano, alla presenza dell’assessore allo sport e al tempo libero del Comune di Torino Giuseppe Sbriglio e del presidente della Circoscrizione 3 Michele Paolino, è stata presentata la seconda edizione della “24 Ore di Torino”, in programma il 16/17 ottobre 2010 al Parco Ruffini.

Al saluto del presidente del Coni piemontese, nonché vice presidente della provincia di Torino Gianfranco Porqueddu, che per motivi di lavoro non ha potuto prendere parte alla conferenza stampa, si è aggiunta la promessa del sindaco di Torino Sergio Chiamparino di “benedire” con la sua presenza la prossima “24 Ore di Torino”.

FENOMENO IN CRESCITA. L’ultramaratona è un fenomeno in continua crescita in tutta Italia e in particolar modo in Piemonte, regione che offre una proposta sempre più ampia e seducente. Merito anche dell’Asd Il Giro d’Italia Run, la società sportiva presieduta dall’inarrestabile Enzo Caporaso, che negli ultimi anni ha portato a Torino e dintorni le principali distanze della specialità, consolidando nell’agenda dell’ultrapodista due classiche come la “100 KM delle Alpi” e la “24 Ore di Torino”.

CAMPIONATO ITALIANO. La seconda edizione della “24 Ore di Torino” è stata riconosciuta dalla IAU (International Association Ultrarunners) con la Bronze Label. E’ dal 1998 che a Torino non viene assegnato un titolo assoluto nazionale di corsa su strada. Oltre ad attribuire i titoli individuali regionali di specialità (assoluti e master), infatti, la “24 Ore di Torino” ospiterà il campionato italiano assoluto di 24 Ore.

NAZIONALE ITALIANA. Al consolidato gruppo di podisti piemontesi appassionati di ultradistanze, la “24 Ore di Torino” potrà contare anche sulla partecipazione degli atleti della Nazionale. Assenti giustificati Ulrich Gross, reduce dalla vittoria al Tor des Geant, e Ivan Cudin, detentore del record italiano di 24 Ore (263,841 km ai Mondiali di Brive 2010), che lo scorso weekend ha vinto Spartathlon (246 km da Atene a Sparta completati in poco più di 23 ore di corsa), la gara più leggendaria del panorama ultra. Fari dunque puntati sui piemontesi Paolo Rovera e Stefano Montagner, due alfieri del sestetto azzurro reduce dal bronzo mondiale a squadre (nonché oro europeo) nella rassegna iridata di Brive (Francia). Dall’alto di un primato personale di 242,863 km, Rovera è tra i favoriti per la vittoria. Per altri atleti azzurri, come Maria Ilaria Fossati e Silvio Bertone (secondo agli ultimi campionati italiani di 100 km dietro al mito Calcaterra), la “24 Ore di Torino” sarà la prova generale in vista dei campionati mondiali di 100 km in programma il 7 novembre a Gibilterra. Nella gara femminile la favorita d’obbligo Anne Marie Gross, sorella di Ulrich, che nonostante la recente vittoria al Tour de Geant non ha voluto mancare l’appuntamento torinese.

ALTRE ECCELLENZE. Tra i circa 100 iscritti attesi alla “24 Ore di Torino”, spiccano i nomi di Luca Sala e Marinella Satta, vincitori dell’edizione del 2009. Attesa anche per le prove di Boris Bakmaz, nome slavo ma siciliano d’adozione, vincitore di tre Torino-Saint Vincent (nel 1984, 1985 e 1987) e di Alessandro Rastello, trionfatore anche lui sulla strada da Torino a Saint Vincent della “100 km delle Alpi” del 2009, quest’ultimo alla ricerca del primato personale sui 100 km. Alla “24 Ore di Torino”, gara internazionale, prenderanno parte anche ultramaratoneti dalla Spagna, Francia e Germania e Svizzera.

GARA A SQUADRE. Verrà riproposta la gara a staffette (non competitiva) che nella passata edizione riscosse un grande successo e si concluse con un podio internazionale, grazie alla vittoria della compagine greca Hellas Esperia, davanti ai francesi Kikourou e alla squadra della Regione Piemonte, presente anche quest’anno ai nastri di partenza addirittura con due staffette.

MUSICA DAL VIVO. Un motivo in più per non mancare l’appuntamento con la “24 Ore di Torino” è la presenza del duo vocale “Whites” che propone un repertorio raffinato di musica italiana ma anche pop internazionale: dal melodico al soul, fino al jazz. L’esibizione comincerà alle 21 di sabato 16 ottobre per il piacere del pubblico e per accompagnare la fatica dei podisti giunti ormai al giro di boa. A pochi passi dal percorso di gara, inoltre, sarà montato un villaggio per accogliere gli atleti e i loro accompagnatori.

Parla l’assessore allo sport del Comune di Torino Giuseppe Sbriglio: “La “24 Ore di Torino” è un appuntamento importante in una palestra all’aperto come il Parco Ruffini, già teatro di ultramaratone e record assortiti. La Città è contenta di sostenere eventi sportivi come questo, perché le grandi imprese degli ultrapodisti possono in qualche modo fare da traino, da motivazione eccelsa agli sportivi della domenica. Gli investimenti per lo sport, poi, in prospettiva possono voler dire minori spese per la salute”.

Parla il presidente della Circoscrizione 3 Michele Paolino: “Il Parco Ruffini è un luogo sano, dove praticare sport in compagnia a livello agonistico o amatoriale. Ringraziamo l’Asd Il Giro d’Italia Run di Enzo Caporaso per il grande impegno nel promuovere iniziative sportive nel territorio della Circoscrizione 3 e non solo”.

Parla il presidente dell’Asd Il Giro d’Italia Run Enzo Caporaso: “Il mio prossimo record? E’ proprio la “24 Ore di Torino”. Non è infatti un’impresa da poco organizzare una corsa che in un solo colpo riporta sotto la Mole un campionato italiano assoluto su strada a 12 anni di distanza dall’ultima volta (quando il torinese Nicola Ciavarella si aggiudicò il titolo nazionale e la gara in seguito alla squalifica di Migidio Bourifa), nonché una gara internazionale premiata con la Bronze Label dalla Iau che, con ogni probabilità, si appresta a battere qualsiasi record di presenze al via della prova individuale sulle 24 Ore”.

Fonte Comitato organizzatore

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.